Come aumentare le difese immunitarie con la dieta e la medicina cinese

naturalmente si scioglie, va al mare, diventa pioggia… In tutto questo, la costruzione di una
diga nel percorso potrebbe creare squilibri, con un accumulo di acqua verso l’alto e
insufficiente in basso. Ecco, lo stesso vale per la nostra energia, o QI: la diga rappresenta i
blocchi energetici, e il compito della medicina cinese – che non è “alternativa”, ma
complementare – è quello di scioglierli affinché il flusso ritorni fluido. Tenendo sempre conto
dell’insieme”. Ne consegue, ovviamente, la massima personalizzazione della cura.
I trattamenti che rafforzano l’organismo
Mettiamo il caso di non soffrire di particolari disturbi fisici, ma di attraversare un lutto
recente con tutta la tristezza del caso: il polso, al tatto, potrebbe rivelarsi “scivoloso” rivelando
scarsa energia. E in virtù del rapporto fra emozioni e organi studiato già nell’antica Cina, quelli
su cui concentrarsi sarebbero i polmoni e i reni. Verrebbero calibrati in questa direzione: la
tisana, da assumere a digiuno due o tre volte al giorno; le sedute di agopuntura e di
moxibustione, con i candelotti di erbe a scaldare i punti energetici relativi; la riflessologia
plantare; i massaggi Luce oltre la nebbia, Nutrire la vita e Tuina, che lavora sui “sette
sentimenti” con strofinamenti energici, mitigati dalla ben più delicata manualità occidentale.
Fanno parte del programma per le difese immunitarie anche la visita guidata nel Giardino
energetico, dove approfondire i principi della medicina cinese attraverso la cinque stazioni
che rappresentano i nostri principali “movimenti energetici”; le lezioni di Qi Gong e di
respirazione; il bagno di mezz’ora nella piscina calda salata (da soli o in coppia, sotto una
grande sfera che riproduce la luna piena); la pulizia del viso con i prodotti naturali della linea
Lefay; lo scrub del corpo detossinante, a base di crusca bio e olio d’oliva; le sedute di
NanoVi, sorta di areosol a base di acqua pura, dalla frequenza calibrata su quella delle cellule
durante i processi di guarigione. E anche la crioterapia, che rafforza il sistema immunitario e
migliora il metabolismo: dai tre ai cinque minuti in una cabina di vetro a 85 gradi sotto zero.
La sorpresa è che si resiste e che, dopo, ci si sente benissimo.
Il ruolo fondamentale dell’alimentazione
Fra un trattamento, un massaggio, un bagno turco, una sauna, un tuffo nella piscina calda –
anche esterna, con vista a perdere sul lago – si può decidere di partecipare alle lezioni di
gruppo che spaziano dalla meditazione alla Self face gym. O prenotare qualche esperienza
extra, come le sedute di agoputura applicate alla bellezza: sull’efficacia dell’aculifting, per
dire, si è espressa anche Monica Bellucci.
Il percorso per rafforzare le difese immunitarie ruota però intorno al ristorante La Limonaia,
dove chi segue i programmi salute ha a disposizione un menu dedicato: privo di latticini e di
glutine, a basso indice glicemico, a base di ingredienti prebiotici come legumi ed erbe amare,
fondamentali per la salute intestinale. Niente di penalizzante, in realtà. A colazione si può
scegliere fra due portate dolci (porridge di avena con latte di soia, frutta e semi di lino; tortino
alle carote; savarin vegano con marmellata senza zucchero…) o salate (carpaccio di salmone o
manzo Blak Angus marinati; tacchino arrosto; uovo pochè su pane senza glutine ai cereali;
spinaci al vapore, salsa olandese e spirulina…). Due o tre le opzioni previste anche a pranzo e
cena, spaziando dall’Insalata di lenticchie con gamberi, dressing al mango, verdure alle Mezze
maniche di sorgo con ragù alla bolognese di soia e alla Torta calda di mele con mirtili secchi,
noci e sorbetto di lamponi. Risultato: ci si alza da tavola sazi, appagati, senza alcun senso di
pesantezza. E con un’idea di alimentazione diversa che è vivamente consigliato riprodurre
anche a casa, seguendo le indicazioni fornite dai medici durante e a fine percorso. “Per la
salute del microbiota, è fondamentale che almeno il 60% degli alimenti favorisca i batteri
“buoni””, spiega Carlo Barbieri, presidente del Comitato Scientifico Lefay SPA Method.
“Andrebbero inoltre eliminati i latticini – demineralizzanti e impegnativi da metabolizzare –
salvo concedersi uno strappo un paio di volte al mese”. Ma anche gli zuccheri, che accelerano