Una cifra enorme per due quarti posti nelle stagioni precedenti e il -10 dal Napoli capolista nella classifica attuale
Una spesa di 425 milioni di euro in tre anni solo per i cartellini dei giocatori acquistati, senza contare bonus e ingaggi. E il tutto per due quarti posti e il -10 dal Napoli capolista nella classifica attuale. Gli ultimi tre mercati della Juventus, profondamente diversi tra loro, hanno però una cosa in comune: risultati ben al di sotto delle aspettative. Certo, il club bianconero ha anche venduto (e spesso bene) nomi illustri (da CR7 a De Ligt, passando per Bentancur e Kulusevski) e il monte ingaggi dalla partenza di Ronaldo è sceso, ma è chiaro che se parametriamo quanto scucito da Exor con le spese del Milan campione d’Italia o del Napoli primo in classifica, qualcosa non va. Dall’autunno 2020 a oggi la Juve ha messo in bacheca solo due trofei, la Supercoppa italiana e la Coppa Italia vinte da Pirlo nel 2021.
PROGETTO GIOVANI
—
Proprio la promozione lampo dalla panchina dell’U23 alla prima squadra dell’ex regista aveva portato la società a puntare sui giovani, Chiesa, McKennie e Kulusevski in primis, quest’ultimo comprato il gennaio precedente dall’Atalanta e poi lasciato sei mesi in prestito al Parma. La spesa più importante, però, è figlia della nota necessità di fare plusvalenze: 72 milioni per Arthur, legati ai 60 in entrata per Pjanic al Barcellona. Plusvalenze e giovani furono le basi anche del mercato invernale (Rovella dal Genoa) e, in parte, della prima sessione dopo il ritorno di Massimiliano Allegri: Locatelli, Kean, Kaio Jorge.
IL PENSIERO DI MAX
—
Nel gennaio 2022 la Juve piazzò il botto Vlahovic (70 milioni più 11,6 di oneri accessori), ma rinunciò anche a Kulusevski e Bentancur. È, però, nell’ultima estate che, anche su spinta di Allegri, la società ha cambiato decisamente linea. Via De Ligt, ecco Bremer, ma gli arrivi di Kostic, Milik, Pogba, Di Maria e Paredes non sono stati di certo un omaggio alla linea verde. La Juve, nell’idea del suo allenatore e di Agnelli, doveva tornare a vincere subito. Senza aspettare la crescita dei giovani. Il campo sta raccontando tutta un’altra storia, con Allegri che, ironia della sorte, per raddrizzare la stagione e far fronte agli infortuni ha dovuto spesso affidarsi ai Miretti, Fagioli, Kean o Iling jr. E tra l’eliminazione dalla Champions e la distanza dalla vetta in campionato, vincere resta tremendamente complicato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Denial of responsibility! planetcirculate is an automatic aggregator around the global media. All the content are available free on Internet. We have just arranged it in one platform for educational purpose only. In each content, the hyperlink to the primary source is specified. All trademarks belong to their rightful owners, all materials to their authors. If you are the owner of the content and do not want us to publish your materials on our website, please contact us by email – [email protected]. The content will be deleted within 24 hours.