Volley donne: Serie A-1, i risultati di oggi



Tricolori e toscane e partono male con Busto e Vallefoglia, poi escono alla distanza e vincono da 3 punti

Conegliano-Busto Arsizio 3-1 (23-25, 25-18, 25-18, 25-21)
Conegliano deve sudare contro Busto per conquistare i tre punti, davanti al tutto esaurito del Palaverde, e compensa con le individualità alcune assenze e le rotazioni limitate. Santarelli deve infatti rinunciare a Lubian e Pericati, oltre al nuovo acquisto Samedy, e schiera Wolosz in diagonale con Haak, Plummer e Cook in banda, Squarcini e Fahr al centro e De Gennaro libero. Musso risponde con Lloyd, Montibeller, Omoruyi, Degradi, Olivotto, Zakchaiou e Zannoni. Il muro di Busto è decisivo per orientare il primo set. Due volte a testa Haak e Plummer trovano la strada sbarrata, mentre la fase difensiva delle pantere è spesso latitante (9-12). Conegliano è poco brillante, Busto gioca senza paura e con maggiore aggressività e arriva al massimo vantaggio sul 14-18. Le pantere provano a riavvicinarsi (17-18 e poi 19-21), ma sul 21-23 Degradi chiude lo scambio più bello della gara. Conegliano annulla due set point, quello decisivo lo mette a terra Montibeller. Le padrone di casa ritrovano le percentuali e punti di Haak e Plummer, oltre ai primi punti della gara di Fahr (10-7). Omoruyi continua a pungere in diagonale e in parallela (14-12). Poi arriva qualche errore in più di Busto e una maggiore attenzione delle pantere in muro-difesa. Conegliano pareggia il conto con tre blocchi vincenti negli ultimi scambi con Fahr, Gennari e Haak. Musso inserisce Stigrot per Degradi, Santarelli tiene in campo Gennari e De Kruijf. È l’olandese a guidare il muro, mentre la ricezione gialloblù sale sopra il 70%. Busto cala in tutti i fondamentali e resta in scia fino a metà del terzo set. Conegliano spinge forte anche con Cook e Haak (due aces di fila, 5 in totale per le pantere nel set) e costruisce lo strappo decisivo per ribaltare il punteggio. La Prosecco Doc Imoco, che riparte con Squarcini al posto di Fahr, ricomincia però a giochicchiare e concede qualche punto facile a Busto (8-10). Due muri di Squarcini e Wolosz danno un po’ di respiro (13-11), ma la grinta di Degradi e Olivotto riportano la parità a 15. Conegliano scappa sul 22-17, ma Busto rimonta fino al 22-21. Alla fine le pantere ritrovano ordine nel gioco e mantengono la testa della classifica, col pensiero un po’ alla Coppa Italia e già mercoledì alla Champions, con la gara interna contro Mulhouse. (Mirco Cavallin)

Vallefoglia-Scandicci 1-3 (25-21, 19-25, 18-25, 19-25)
Scandicci suona la nona. La Savino del Bene trova la nona vittoria consecutiva tra coppa e campionato ed espugna il campo di Urbino in rimonta. Vallefoglia si batte e per un po’ gioca alla pari, poi cala alla distanza senza mai sfigurare. E’ la prima in casa per i nuovi acquisti marchigiani, con Andrea Drews in testa, Scandicci ha appena firmato la palleggiatrice cinese Yao Di, al posto dell’ex capitana Malinov, finita a Firenze. Kosheleva ha un virus intestinale e al suo posto parte titolare Papa. Nel primo set l’equilibrio non si spezza: 4-4, 7-7, 10-10 con un bel gioco. A metà parziale entra Yao Di, Papa spara dal laterale il 16-13. Super Drews serve al meglio e c’è il 19-13 immediato (break di 6-0) anche con Aleksic. Le ospiti reagiscono (23-21), Piani, appena entrata, manda tutti al primo riposo (25-21), nonostante i 9 punti di una splendida Antropova. Secondo set: 2-2, 4-4, 7-8, poi Scandicci mette la freccia: 8-13 sul turno in battuta di Di Iulio. Le Tigri spingono e rosicchiano qualcosa: 13-16 sul servizio bomba di Drews. Altro strappo esterno: 13-18, ma il punteggio è un elastico (16-19). Una immensa Drews firma il 19-21, si vede in campo anche Furlan ma non basta: finisce 19-25 con una mai paga Antropova (8 punti nella seconda frazione) a dettar legge e il muro a fare la differenza. Nel terzo set parte meglio la Savino Del Bene (3-6), efficace ancora con il muro. E’ 6-10, 7-12 e poi 10-13 e 11-14, le locali sono più fallose anche in battuta. Un errore di D’Odorico lancia Scandicci sul 13-18, che diventa presto 18-25. Le ragazze di Barbolini guidano nel quarto set 2-4, 3-7, Vallefoglia è sempre lì a fiatare sul collo: 8-9. Antropova è “illegale”, è 9-13 con Zhu. La Megabox non molla mai ed è 15-17 con una eccellente Hancock. Le ospiti allungano e mantengono un vantaggio rassicurante: 17-21 fino al 19-25. (Camilla Cataldo)

Firenze-Bergamo 3-2 (21-25, 25-20, 22-25, 25-19, 15-10)
Dopo quattro sconfitte consecutive Il Bisonte Firenze torna ad assaporare il dolce gusto della vittoria battendo il Volley Bergamo 1991 per 3-2. Ma non è stata certo una passeggiata per la squadra allenata da Parisi che ha dovuto recuperare dopo essere stata sotto per 2-1. Nelle fila della squadra padrona di casa da segnalare l’esordio di Ofelia Malinov che è entrata a gara in corso. Primo set combattuto e con diversi scambi molto spettacolari. Però il pallino in mano lo prende Bergamo che si porta sull’8-5 sfruttando alcuni errori di troppo da parte di Nwakalor. Le bisontine non ci stanno a mollare con eccessiva facilità e arrivano quasi a chiudere il gap con le avversarie. L’accelerazione finale è però delle orobiche con l’ultimo punto nel set per Butigan dopo una ricezione slash di Lapini. Parisi decide di dare fiducia a Malinov (resterà in campo fino alle fasi finali del terzo parziale) che prende il posto di Guiducci ed è una scelta che paga nel secondo set, perché l’ex Scandicci riesce a gestire il gioco in maniera quasi perfetta. Ne approfittano Nwakalor, Herbots e Van Gestel per alzare il livello delle loro prestazioni. Herbots riporta la parità con un diagonale per il 25-20. Nel terzo set si riaggiusta in campo Bergamo che dopo una partenza punto a punto trova il primo allungo sul 13-10. Lanier decide di ergersi a protagonista e realizza tre punti di fila tra attacco e muro e si va anche sul 17-12. Adelusi commette un errore in attacco e sul 20-13 per Bergamo tutto sembra concluso. La confusione nella metà campo orobica riporta sotto Firenze, ma è Frosini a togliere un po’ d’ansia alla propria squadra mettendo giù il pallone del 25-22. Da questo momento in poi Bergamo va in black out prolungato, Firenze domina il quarto e porta il match al tie break. E riparte fortissimo anche nel quinto (6-1). Herbots e Lanier si sfidano a suon di colpi di clava. Ma Il Bisonte può sfoderare anche una Nwakalor in versione extra lusso da 25 punti. E non è un caso che proprio lei chiuda il match, dando la prima gioia alla nuova gestione Parisi. Per le lombarde resta molto rammarico perché ad un certo punto del match sembrava avessero in pugno la vittoria ed invece si sono perse cammin facendo. (Stefano Del Corona)



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